FERITE
SUPERFICIALI
Tagli, graffi, sbucciature… alzi la mano chi non ha mai avuto a che fare con una piccola lesione cutanea.
Tra le più frequenti troviamo le ferite da taglio, causate da oggetti come coltelli, vetro o rasoi, che si caratterizzano per i margini netti e l’immediata fuoriuscita di sangue.
Chiodi o aghi provocano ferite da punta, meno estese ma a volte più profonde, mentre oggetti dai bordi irregolari o il morso di un animale possono causare ferite lacere (o lacero-contuse).
Altri eventi comuni sono le lesioni dovute allo sfregamento con una superficie dura, ad esempio il terreno, che provocano l’asportazione degli strati superficiali dell’epidermide: si parla di escoriazioni se vi è fuoriuscita di sangue, altrimenti di abrasioni.
Attenzione all’infezione! Tutte le ferite, specie se non correttamente deterse e disinfettate, o in situazioni di basse difese immunitarie e malattie croniche, sono a rischio di infezione. Un’eventualità che va assolutamente evitata, per non compromettere i processi di guarigione.
Mai sottovalutare le ferite superficiali!
Per favorire la guarigione, riducendo il rischio di cicatrici, è importante una riparazione corretta e ordinata dei tessuti.